Scusate, ci ho messo un po’ a finirlo. I 15.000 impegni quotidiani mi hanno portata a leggere 1 pagina e mezza prima di crollare addormentata 🙂 anche se, ragazzi…che libro! Se il secondo mi ha entusiasmata, il terzo mi ha stregata e definitivamente fatta innamorare dell’autrice (o dell’autore…ve l’ho già detto che se scoprono che è un uomo vorrei sposarlo, giusto?). Ha una scrittura così diretta, profonda, consapevole, che ogni volta è come vivere i sentimenti dei protagonisti. Sentirete tutte le attese, le emozioni, le tristezze, le passioni. Sentirete i profumi, vedrete gli ambienti. Bellissimo.
Inizialmente concentrato sulla vita di Lila, una donna senza regole né paure, il libro scorre rapidamente spostandosi poi su Elena (Lenù), una donna intelligente, sensibile e naturalmente portata alla gentilezza. L’amicizia fra loro è sempre il fil rouge ma ogni tanto verrà interrotto dalla dirompenza di una delle vite delle due ragazze, diventate nel frattempo giovani donne. Elena pensava di essere riuscita, tramite la cultura, lo studio e la vita lontana da Napoli, a liberarsi dalle faccende grezze del rione…mentre purtroppo la sua vita si dimostrerà intrisa da quella cultura. Si ritroverà intrappolata in situazioni che la soffocano…ma tenterà di liberarsene con intelligenza, forza e determinazione incredibili.
Inizio l’ultimo libro, Storia della bambina perduta…come farò quando lo finirò? Ferrante, ti prego, scrivine un quinto e un sesto…!